L’asfalto migliore per andare in moto, in tutte le condizioni

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Tutti coloro che vanno in moto sanno alla perfezione come le condizioni dell’asfalto siano un aspetto fondamentale per la propria sicurezza quando si è in viaggio.

D’altronde, usare la moto è completamente diverso rispetto ad andare in auto oppure in bicicletta: se in macchina, ad esempio, l’asfalto rovinato o umido per colpa della pioggia non si sente in modo particolare, in moto accade tutto il contrario.

E spesso anche solo una leggera disattenzione con un certo tipo di asfalto può portare a conseguenze estremamente gravi e spiacevoli. Basti pensare ad una frenata piuttosto brusca su un asfalto scivoloso, oppure una curva affrontata troppo velocemente su un pavimento stradale non in perfette condizioni.

Prima di uscire di casa in moto, quindi, è bene dare un’occhiata alle condizioni atmosferiche, visto che possono influenzare notevolmente le condizioni dell’asfalto. Più il tempo è brutto e più c’è la possibilità di trovare rischi sul proprio percorso.

L’asfalto delle strade italiane

L’asfalto che caratterizza le strade del territorio italiano, nella maggior parte dei casi, è di qualità piuttosto bassa, soprattutto per quanto riguarda la composizione, ma anche in virtù del fatto che viene rinnovato solo tramite una sovrapposizione unicamente della parte più a contatto con le vetture, che viene chiamata tappeto di usura.

Quest’ultimo è formato da un mix bituminoso su cui passano proprio gli pneumatici di moto, auto e degli altri veicoli. Il manto delle strade è costituito da tre strati: la parte superiore formata dal tappeto di usura, poi il binder e, infine, la base.

Tante strade vengono realizzate sfruttando la tecnica della stabilizzazione a calce o a cemento dei terreni: in poche parole, è previsto un mix tra diversi leganti e il substrato, in maniera tale da cambiare le caratteristiche di quest’ultimo e aumentarne la resistenza meccanica.

In altri Paesi, come ad esempio in Francia, rinnovare il pavimento di una strada vuol dire sostituire non solo il tappeto di usura, ma anche il binder. È chiaro, di conseguenza, che la sicurezza per chi viaggia in moto o in auto sarà sempre più alta, dato che viene garantito più grip, ma anche un livello di stabilità notevolmente superiore, dato il rinnovo anche del binder.

Come si valuta un tappeto di usura?

Per giungere ad una valutazione oggettiva, è sufficiente dare un’occhiata in controluce alla strada. Maggiore è l’effetto “specchio” e più il tappeto sarà liscio: quindi, subirà tantissimo i cambiamenti di temperatura e stagionali, così come avrà un basso livello di resistenza nei confronti dell’umidità e dei vari residui della combustione.

È sbagliato, però, considerare rischioso un asfalto lucido in sé e per sé, quanto piuttosto la pericolosità deriva dall’instabilità provocata dai cambiamenti ambientali. Il primo fattore che può andare a influenzare il manto stradale è la temperatura. Con temperature che superano i 20 gradi, le gomme si scaldano più in fretta e, quindi, l’interfaccia con la strada è maggiormente adesiva.

I pericoli di avere degli spazi per frenare più ridotti e, di conseguenza, di finire per terra durante la piega, sono maggiori quando le temperature scendono al di sotto di tale soglia. Attenzione, però, visto che quando le temperature passano i 40 gradi, diverse strade cominciano a rilasciare bitume liquido, che porta più facilmente a scivolare.

L’umidità, i microdetriti, buche, ghiaia e quant’altro sono altre variabili da tenere sempre in considerazione per una valutazione veritiera del tappeto di usura.